Accogliamo favorevolmente la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha annullato la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) su cui poggia, o meglio poggiava, l’autorizzazione di Regione Lombardia alla discarica di cemento-amianto alla Cava della Vailata richiesta da TE.AM spa.
Non ancora una pietra tombale su quell’insano progetto ma un passaggio importante.

Credo si debbano ringraziare soprattutto quei cittadini che si sono fatti carico della fatica di mettersi insieme, dell’impegno economico e dei rischi di un ricorso i cui esiti non erano certo scontati.

Scorrendo il testo della sentenza del Consiglio di Stato si trova un punto a mio avviso particolarmente significativo.

“Il contestato provvedimento di VIA non ha adeguatamente considerato la presenza insitu di imprese soggette alla disciplina RIR (a Rischio di Incidente Rilevante).
Diversamente da quanto affermato dal Tribunale (TAR Brescia) non risulta sufficiente la raccomandazione al riguardo data dalla Regione di “seguire il piano di emergenza esterno predisposto dalla Prefettura di Bergamo”.
Difatti, come correttamente dedotto dalla parte appellante, il suddetto piano, in quanto preesistente, non contempla la presenza di alcuna discarica di amianto, per cui non detta regole per prevenire i rischi derivanti dalla contemporanea presenza nell’area delle imprese soggette alla disciplina RIR e della discarica.”

Lo segnalo perché tutti coloro che hanno un minimo di sale in zucca concludono che non ha logica alcuna piazzare una discarica di amianto vicina ad un centro abitato, ad una stazione ferroviaria frequentata da 6000 persone ogni giorno, ad una zona artigianale-produttiva e a due aziende a rischio di incidente rilevante.

Regione Lombardia ha fatto finta di non sapere nulla della criticità dell’area prescelta.
Regione Lombardia ha spinto per realizzare la discarica lasciando la responsabilità nelle mani dei tecnici dopo aver accuratamente evitato di fermare il percorso con una decisione politica.
Regione Lombardia ha osteggiato il ricorso dei cittadini nel loro legittimo tentativo di proteggere questo territorio da un ennesimo atto sconsiderato.

Il governatore della Lombardia Attilio Fontana si è sempre tenuto alla larga dal prendere posizione su questa partita che coinvolge Treviglio. Ma le azioni di Regione Lombardia parlano lo stesso in modo inequivocabile.

Davide Beretta
Segretario Circolo PD Treviglio

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