Il servizio di assistenza scolastica per i ragazzi disabili, fornito attraverso Ygea, sarà operativo non prima del 18 settembre, e a tempo pieno solo dal 22 settembre, nonostante la scuola sia già iniziata. Qualcosa di simile succederà durante le vacanze di Natale e a giugno, periodi nei quali il servizio potrebbe essere disattivato anzitempo.
“Purtroppo c’è stato un aumento degli utenti… Quanto era stato stanziato con il bilancio 2017 non era sufficiente… I genitori dovrebbero lamentarsi con chi ci governa” ha detto l’Assessore Pinuccia Prandina al Giornale di Treviglio.
Forse l’Assessore non ha considerato che un ragazzo disabile che viene iscritto alla materna, e a maggior ragione ad un grado superiore, non è una imprevedibile calamità naturale, non appare per caso sul nostro pianeta. È di solito già conosciuto e seguito.
Dobbiamo pensare che un Comune, nei suoi conti, non ha consapevolezza dei suoi cittadini più fragili?
Se quanto stanziato in bilancio non è sufficiente è più un problema di governo dei numeri dell’amministrazione cittadina che di Governo del Paese. Non serve scaricare le colpe su altri ma fare quel che si deve.
I soldi ci sono. Giusto per fare un solo esempio ricordiamo che ci sono centinaia di migliaia di Euro di entrate dai parcheggi che ogni anno finiscono nel buco di Piazza Setti, per un’opera non necessaria e non urgente; soldi che potevano essere usati in modo più accorto per i bisogni delle persone. Cominciamo quindi a lamentarci con chi amministra il Comune di Treviglio.
Anche a livello statale i soldi ci devono essere ed è prioritario trovarli anche nelle pieghe degli sprechi, dei super-stipendi magari senza aver prodotto risultati, delle super-pensioni senza ragione… C’è molto da fare e da recuperare.
Non ne facciamo una questione di colore politico. Vale per tutti e sempre.
Ed anche un maggior senso civico da parte dei cittadini verso la cosa pubblica contribuirebbe a evitare inutili spese.
Ogni livello, dal Comune allo Stato passando da Provincia e Regione in ragione delle competenze specifiche, deve fare molto di più (e fare il più possibile rete e pianificazione) per sostenere e accompagnare chi si trova in difficoltà. La quotidiana fatica dei genitori dei ragazzi diversamente-abili deve essere suddivisa e sostenuta per renderla meno complicata da vivere. Non è un loro problema ma nostra comune responsabilità.
PD Treviglio
12 settembre 2017
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