Ci sono due temi che dovrebbero a mio avviso fare da guida al lavoro del nostro Circolo PD: la salvaguardia del territorio e la pari dignità delle persone senza alcuna distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (come dice l’articolo 3 della nostra Costituzione).

Con questa lettera cerco di commentare il primo tema. Lascio invece ad una successiva lettera il secondo tema del quale sottolineo l’attualità: a causa della violenza sulle donne, per la condizione di chi sperimenta una disabilità, per il rifiuto verso chi è straniero (a meno che torni comodo perché badante, lavoratore a basso costo o da sfruttare nella prostituzione). Di questi temi mi interessa in particolare il risvolto a livello locale.

La salvaguardia e la valorizzazione del territorio

Durante l’estate, in più occasioni, l’Eco di Bergamo ci ha ricordato che negli ultimi 60 anni le superfici agricole in Lombardia si sono dimezzate e che in questa provincia nel solo 2016 sono stati usati 110 ettari di terreno per farci abitazioni, aree industriali, infrastrutture. Non proprio un consumo del territorio pari a zero di cui tanto si sente parlare.

“Nell’immediato dopoguerra il fenomeno poteva essere giustificato dalle chiare necessità legate alla ricostruzione e dello sviluppo. Nell’ultimo trentennio, invece, non sempre tutti i progetti si sono dimostrati utili o all’altezza delle aspettative: la Brebemi è il primo esempio” dice il Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia.

“Riqualificare e magari migliorare, ampliandole, le infrastrutture esistenti sarebbe un giusto equilibrio tra le necessità di tutti, pensando anche al futuro di chi abiterà le nostre terre” sostiene Aldo Marcassoli, direttore di Confagricoltura Bergamo.

Sono le opinioni di chi si occupa quotidianamente di agricoltura.

Il 14 e 15 ottobre, tra due settimane, a Bergamo ci sarà l’incontro dei ministri dell’agricoltura del G7. A tema la cooperazione agricola correlata al fenomeno delle migrazioni e la protezione degli agricoltori, soprattutto piccoli, davanti alle crisi economiche e ambientali.
Non possiamo lasciarci sfuggire l’occasione per riflettere sulle potenzialità dell’agricoltura nel nostro territorio.

Durante la Festa de l’Unità Jacopo Scandella, consigliere regionale PD, ci ha ricordato che “continuiamo a basarci su un modello, quello dell’espansione edilizia infinita, che ormai non esiste più, che ha smesso da tempo di creare ricchezza e, anzi, ha finito per consumarla. Il tema di oggi è la rigenerazione urbana, il recupero delle aree dismesse, la pianificazione condivisa tra i comuni”.

Siamo nella regione italiana più ricca ma anche in quella più sacrificata e, con tutta probabilità, quella più inquinata. Soldi privati e pubblici (per milioni di Euro) si sommano per fare autostrade e mai si coalizzano in pari impegno per generare lavoro di qualità nonostante questa sia la priorità del nostro Paese, dei giovani in particolare.

A livello locale deve essere messa in primo piano la salvaguardia e la valorizzazione del territorio. L’ambiente che ci accoglie non può essere una fonte inesauribile da cui prelevare senza limiti. Può diventare invece una delle risorse attorno alle quali si genera lavoro di qualità e, con esso, la dignità e il futuro per chi abiterà qui.

Il nostro territorio

Per noi, in questo momento, custodire il territorio significa soprattutto parlare di:

  • Discarica di amianto: comunque la si pensi su come smaltire l’amianto, la discarica ipotizzata in Via Palazzo è troppo vicina alla città e questa città ha già pagato il suo prezzo con inquinamenti presenti (vedi Baslini), aziende a rischio inquinamento rilevante, infrastrutture che hanno inciso pesantemente. Per tali motivi abbiamo espresso come PD cittadino la nostra contrarietà. Ma non c’è sufficiente consapevolezza della gravità della situazione.
  • Area Baslini che rimane inquinata attendendo la fideiussione vera dopo i falsi del recente passato. Chi ha inquinato ha venduto l’area; chi ha acquistato non pare poter fronteggiare l’entità del disastro accumulato. Ci aspettano altri edifici commerciali e residenziali… a due passi da una discarica di amianto.
  • Foro boario dove siamo all’assurdo: nel progetto, oltre ad un supermercato, è stato inserito anche un distributore di carburanti aumentando ulteriormente i disagi di una zona con traffico già elevato. Cosa poi potrà succedere con i piani attuativi di Via Bergamo (altri supermercati) è ancora tutto da capire.
  • L’Interporto nella zona al confine con Caravaggio sembra sempre in agguato, nonostante la proposta di utilizzare un’area già urbanizzata a Cortenuova senza distruggere altro terreno agricolo.
  • Il collegamento autostradale Bergamo-Treviglio (IPB) deve essere necessariamente riconsiderato a partire dal suo impatto sul nostro territorio tra la Geromina e il Cerreto. Non può essere soltanto una questione di finanziamenti disponibili, come sembra prevalere in questi giorni. C’è un bene-territorio importante da preservare e il procedere per passi (ad esempio sistemando prima il nodo di Verdello) potrebbe essere un compromesso onorevole anche per chi deve andare in macchina fino al centro di Bergamo.

Ci confronteremo nel Coordinamento di Circolo e nelle altre occasioni che si presenteranno e, dove non è stato ancora fatto, prenderemo la nostra posizione.

L’amministrazione Imeri non pare farsi molti problemi di salvaguardia del territorio.
Uno spreco di parole per promuovere Cerreto e Pelisa e poi, a pochi metri di distanza, ci fanno passare un’autostrada? Certo non vi è dubbio che dal percorso rurale in calcestruzzo-grattato ci sarà una vista mozzafiato sul manufatto autostradale!
Sulla stessa discarica di amianto non hanno mai fatto, a tempo debito, le giuste pressione politiche su Regione Lombardia e il percorso tecnico che l’amministrazione di Treviglio ha scelto come prevalente schema di gioco ci ha ‘messo in buca’.

Come vedete c’è molto lavoro da fare e tante ipocrisie da smascherare. Buon lavoro a tutti.

Davide Beretta
Segretario Circolo PD di Treviglio

PS. Ricordo che le riunioni del nostro Coordinamento di Circolo sono normalmente aperte agli iscritti. È sufficiente segnalare la propria partecipazione. Trovate le convocazioni con l’ordine del giorno sul sito www.pdtreviglio.it.
Vi invito a segnalare altri temi.

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