Il nostro obiettivo prioritario è lo sviluppo che tiene insieme efficienza ed inclusione, crescita e coesione sociale.
Vogliamo una regione all’avanguardia nella formazione, nella ricerca, nell’innovazione, una Lombardia che con le sue imprese competa e vinca sui mercati, una Lombardia che cresca e cresca tutta, non solo a Milano ma anche nei territori. Una Lombardia in cui riparta finalmente l’ascensore sociale. Una regione attenta al tema delle disuguaglianze, che sappia fare della diversità una ricchezza e non una condanna.
Occorre una visione inclusiva dello sviluppo, senza la quale c’è solo lo spreco del nostro capitale umano e l’emergere delle patologie che vediamo intorno a noi: povertà, fragilità, esclusione, marginalità, insicurezza, paura. Una situazione che oggi riguarda anche categorie fino a ieri ritenute privilegiate, come i liberi professionisti e le partite IVA.
Vogliamo contrastare la povertà, che oggi mortifica l’esistenza del 6.4 % dei cittadini lombardi, integrando con risorse regionali il reddito di inclusione attivato dal governo.
Vogliamo rafforzare il sistema di istruzione e formazione perché è la prima leva di inclusione e di sviluppo, essenziale nel contrasto della dispersione scolastica e della disoccupazione giovanile.
Vogliamo spezzare il circolo vizioso tra povertà di istruzione e lavoro povero. L’istruzione e la formazione devono tornare ad essere una componente fondamentale dell’ascensore sociale, oggi fermo al pianterreno. Questo è il nostro impegno.
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