Un inganno si va facendo strada a proposito dell’Autostrada Bergamo-Treviglio.
C’è chi non si pone nessun tipo di problema e chiede l’autostrada “senza se e senza ma” purché da lì arrivino soldi per sistemare altre faccende; non importa loro se si devasta il territorio tra Cerreto e Geromina e se si mettono in ginocchio 60 aziende agricole sull’asse tra Dalmine e Treviglio. I soldi pagano tutto. Non mi stupisco di Forza Italia, mi preoccupa la Lega e la sua supposta rappresentanza di parte del mondo agricolo.
Altri, più sensibili, ritengono che ci siano soluzioni tecniche per superare l’impatto a nord di Treviglio (ma non c’è cenno di una pari sensibilità per la campagna lungo tutto l’asse autostradale) e propongono un tunnel per preservare l’ambiente in superficie. Tra quanti sono intervenuti riconosciamo persone che avevano la possibilità di influire direttamente sul CdA di Autostrade Bergamasche per far passare l’opzione tunnel. Non lo hanno fatto o lo hanno fatto e non sono stati ascoltati?
Antonio Sala, Presidente di Autostrade Bergamasche, ha già presentato in Regione il progetto dell’Autostrada che, ricalcando il progetto 2012 che come PD Treviglio e PD Provinciale contestiamo, non prevede il tunnel del quale si chiacchiera. Con il progetto è stato presentato anche il piano economico-finanziario che diventerebbe carta straccia ad un inserimento del tunnel e dei relativi costi di progettazione e realizzazione.
Quindi mi pare che lo scenario sia chiaro e non c’è punteggio in fase di gara capace di modificare il progetto esistente in concreto. Non si devono raccontare fantasie per rendere più accettabile un progetto indigeribile.
Antonio Sala va deciso per la sua (auto)strada. Il resto è fumo negli occhi.
Mariagrazia Morini
Coordinamento Circolo PD Treviglio
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