Nella giornata di sabato 16.12 è stata convocata l’Assemblea degli Iscritti del Partito Democratico di Treviglio con un ordine del giorno dedicato ad approfondire le esperienze di volontariato attive nella nostra Città.
Le testimonianze sono naturalmente state parziali rispetto alla molteplicità delle esperienze che, fortunatamente, animano il nostro territorio. C’è stata l’opportunità di ascoltare i contributi di Alberto Aprile (Disabilità), Renzo Perazza (Quercia di Mamre), Ariella Borghi (Casa Famiglia), Donatella Finardi (Scuola), Paolo Radaelli (Doposcuola) e Bruno Goisis (Cooperativa Ruah).
Al di là della ricchezza di esperienze, l’obiettivo è quello di raccogliere gli elementi di criticità che oggi le realtà di volontariato vivono al fine di elaborare una proposta circa il contributo/ruolo che l’Amministrazione Comunale dovrebbe avere.
Il primo elemento di criticità è rappresentato dall’ “invecchiamento” dei volontari e la quasi assenza di giovani tra i volontari. Il confronto circa le modalità di coinvolgimento dei più giovani ha portato ad individuare come canale la scuola, sia per informare/sensibilizzare gli studenti sulle iniziative presenti sul territorio, sia circa la possibilità di finalizzare le attività di Alternanza Scuola-Lavoro anche al volontariato e non solo alle attività aziendali.
Un secondo spunto di riflessione è dato dalla difficoltà da parte degli utenti dei servizi –soggetti disabili, soggetti in difficoltà e relative famiglie– a ricevere informazioni circa i servizi disponibili. In tal senso la risposta può essere legata alla creazione di uno “sportello informazioni” che coinvolga Treviglio e i 18 Comuni dell’ambito.
Il terzo elemento trasversale a tutte le esperienze è quello legato alla diffidenza, se non paura, rispetto alla Diversità. Questo porta quasi sempre ad un profondo isolamento delle persone in difficoltà (migranti, senza tetto), isolamento che non può essere superato solo dall’azione delle associazioni di volontariato.
Ma se questi tre aspetti possono essere affrontati partendo da un approccio diverso, il tema veramente cruciale è quello legato ai finanziamenti. Queste attività sono oggi sostenute quasi esclusivamente dalle donazioni di benefattori privati, che però non possono sostenere i costi legati all’aumento del numero degli utenti e alla necessità di interventi sempre più mirati e specifici.
In tal senso l’Amministrazione Comunale non si può sottrarre al ruolo di coordinamento delle diverse iniziative ed al relativo finanziamento (anche se parziale) attraverso il riconoscimento del lavoro svolto dalle singole associazioni con la stipula di Convenzioni. È necessario superare la logica dei finanziamenti “a pioggia” (oltre che scarsi!) ma scollegati dall’effettivo valore degli interventi.
Gli spunti preziosi raccolti in questo che vuole essere un primo di una serie di incontri di conoscenza e di proposta ci convincono sempre più che non è sufficiente una politica del “Fare” ma che dobbiamo avviare una politica dell’ “Essere”:
- essere Comunità
- essere accoglienti
- essere solidali
perché il benessere dei Cittadini non può essere misurato solo a rotonde, parcheggi e centri commerciali.
Mariagrazia Morini
Coordinamento PD Treviglio
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