Lo sforzo di ogni amministrazione, indipendentemente dall’appartenenza politica, è quello di affrontare i problemi e lasciare, se possibile, qualcosa di bello nella città. Per noi, che abitiamo in una zona tra le più inquinate e congestionate in Europa, rivestono particolare importanza le azioni per ridurre il traffico e l’inquinamento, per proteggere e magari integrare le aree verdi, per incrementare gli spazi pubblici e rendere più ospitale il posto dove viviamo con opportune scelte urbanistiche.
Le ristrettezze economiche dei Comuni rendono difficile il miglioramento ma uno spazio per agire positivamente c’è sempre.
L’asse stradale rappresentato dai Viali Merisio e Piave è da sempre la direttrice di maggior traffico a Treviglio e lo è per tante ragioni: serve per attraversare a sud la città ed ha i suoi innesti verso il centro, c’è una stazione ferroviaria usata da 5.800 pendolari ogni giorno, ci sono la Scuola Primaria Battisti ed un polo scolastico tra i più grandi della nostra Provincia formato da Oberdan, Cantoni e Weil.
Sui Viali Merisio e Piave l’Amministrazione Imeri è riuscita in un capolavoro diabolico di peggioramento di ogni elemento:
- ha dato il via libera a due aree commerciali (ex-Baslini ed ex Foro boario) che portano traffico, intasamento ed inquinamento ulteriore,
- ha alienato un’area pubblica che poteva essere valorizzata come verde e spazio per i cittadini,
- ha consentito una pianificazione di capannoni (con distributori di carburante ma senza un albero) che certo non portano bellezza da tramandare.
Se c’è un disegno è perverso, se manca peggio ancora perchè anzichè siamo alla mercé di chi si presenta.
Non si sono ancora fatti i conti con questo peggioramento che già si profila l’ennesimo spazio commerciale sempre sullo stesso asse viario. L’Amministrazione ha infatti alienato e destinato ad usi artigianali o commerciali un terreno di circa 14.000 mq sul lato est della rotonda tra Viale Porta e Viale Merisio (zona orti). Si aprono le scommesse: sarà forse un Conad, il Famila, l’Esselunga…
Eppure in quell’area ci sono gli orti, c’è la cascina Ganassina e si apre la campagna. Si doveva valorizzare diversamente quel terreno.
C’è anche per l’attuale Giunta di Treviglio il senso del limite nella gestione del territorio?
Secondo il Sindaco Imeri “chi viene a Treviglio a fare la spesa poi può decidere di spostarsi in un bar del centro a bere un caffè e fare altre compere” ma non mi risulta che gli esercenti stiano già preparando scorte.
Credo invece che la città sia lasciata andare al suo destino con astuzia: si sistemano le piccole cose e sfuggono le grandi. Si sistema la rotondina all’incorcio con Via Locatelli e si piazzano due centri commerciali alle estremità della stessa via.
Anziché difendere le cose di tutti ci cancellano aree verdi, spazi pubblici e quel minimo di bellezza che aiuta a vivere.
Davide Beretta
Segretario Circolo PD Treviglio
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