Sabato 9 marzo si è tenuta la prima sessione degli incontri “Lavoro? Non ti lasciamo solo”, moduli formativi di introduzione al mondo del lavoro per i giovani. Il tema della giornata era dedicato al ruolo della rappresentanza sindacale in azienda e ai contratti di lavoro che un lavoratore si potrebbe ritrovare a firmare.
Dopo aver smontato una serie di luoghi comuni sul sindacato, come la falsa voce secondo cui i sindacati (e gli stipendi di chi ci lavora) sono pagati dallo stato, quando invece sono pagati dagli iscritti, il bravissimo Francesco Chiesa, giovane sindacalista di CGIL Toolbox (il settore che si occupa di politiche giovanili) ha fatto un rapido excursus sulle diverse tipologie di contratti di lavoro dipendente (indeterminato, determinato, a somministrazione/interinale ecc.) e su alcune forme di lavoro autonomo, come la P. IVA, oltre a concentrarsi su una realtà con cui molti giovani si sono già confrontati, ossia il tirocinio extracurricolare o il contratto di stage di 6 mesi (prorogabile ad un anno), che prevede solo un rimborso spese di 500 euro e che non è un contratto di lavoro vero e proprio. Non lo è nemmeno il lavoro nero, che, pur essendo illegale, è sempre più diffuso tra i giovani e che non prevede tutele (come l’assicurazione) o diritti come ferie, maternità, malattia, né dà diritto a contributi, oltre a rendere datore di lavoro e lavoratore evasori fiscali.
Dopo questa introduzione è stata proposta ai partecipanti una simulazione di una contrattazione sindacale: un gruppo doveva ricoprire il ruolo dei padroni di un hotel che aveva 32 dipendenti (8 a tempo indeterminato, i restanti assunti tramite agenzia) e un altro il ruolo dei lavoratori, che chiedevano più assunzioni e un premio di produttività. Dopo un’aspra ma stimolante battaglia tra le due parti, si è giunti ad un accordo su entrambe le richieste. Per quanto si trattasse di un esempio fittizio, è stato molto utile per capire alcuni meccanismi dell’attività sindacale in azienda e ha dimostrato che non iscriversi al sindacato equivale a far perdere forza ed efficacia all’unico organismo deputato alla tutela dei lavoratori, che resterebbero parte debole senza alcuna possibilità di controbilanciare il potere del datore di lavoro.
Ricordiamo i prossimi incontri del ciclo “Lavoro? Non ti lasciamo solo” (ore 10-12 presso COW- Coworking, viale C. Battisti 43, Treviglio)
-sabato 23 marzo: Curriculum e colloquio di lavoro: strategie e tecniche
-sabato 6 aprile: Gli ammortizzatori e la previdenza sociale
0 commenti su “Lavoro? Non ti lasciamo solo. I contratti di lavoro.”