Dal discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, 31 dicembre 2021:
“L’Italia dispone delle risorse necessarie per affrontare le sfide dei
tempi nuovi.
Pensando al futuro della nostra società, mi torna alla mente lo
sguardo di tanti giovani che ho incontrato in questi anni. Giovani che si
impegnano nel volontariato, giovani che si distinguono negli studi, giovani
che amano il proprio lavoro, giovani che – come è necessario – si
impegnano nella vita delle istituzioni, giovani che vogliono apprendere e
conoscere, giovani che emergono nello sport, giovani che hanno patito a
causa di condizioni difficili e che risalgono la china imboccando una strada
nuova.
I giovani sono portatori della loro originalità, della loro libertà. Sono
diversi da chi li ha preceduti. E chiedono che il testimone non venga negato
alle loro mani.
Alle nuove generazioni sento di dover dire: non fermatevi, non
scoraggiatevi, prendetevi il vostro futuro perché soltanto così lo donerete
alla società.
Vorrei ricordare la commovente lettera del professor Pietro Carmina,
vittima del recente, drammatico crollo di Ravanusa. Professore di filosofia
e storia, andando in pensione due anni fa, aveva scritto ai suoi studenti:
“Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi
quelle parole non le ha. Non siate spettatori ma protagonisti della storia
che vivete oggi. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non
adattatevi, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete,
anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa. Voi non siete
il futuro, siete il presente. Vi prego: non siate mai indifferenti, non abbiate
paura di rischiare per non sbagliare…”.
Faccio mie – con rispetto – queste parole di esortazione così efficaci,
che manifestano anche la dedizione dei nostri docenti al loro compito
educativo.”
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